• Amministratore
  •  
    Qui puoi scrivere tutte le notizie avvenute
     

Intelligenza e innovazione nel cervello degli uccelli

Qui si possono mettere tutte le discussioni del nostro hobby che servono per migliorare e tutelare il mondo dell'ornitofilia.....
Rispondi
Avatar utente
Presidente FEO O.
Site Admin
Messaggi: 711
Iscritto il: mer mar 17, 2021 10:27 am

Intelligenza e innovazione nel cervello degli uccelli

Messaggio da Presidente FEO O. »

Intelligenza e innovazione nel cervello degli uccelli

Gli uccelli che riescono meglio di altri a risolvere problemi con cui non si erano mai confrontati hanno livelli cerebrali più elevati di un recettore per il glutammato, un neurotrasmettitore già correlato alle capacità di apprendimento nei mammiferi



Le differenze nell'intelligenza degli uccelli - e nella loro capacità di risolvere problemi che richiedono un approccio innovativo - dipendono dallo stesso sistema di controllo dell'attività neuronale che regola l'intelligenza nei mammiferi, esseri umani compresi, malgrado la radicale differenza della struttura anatomica dei due cervelli.

In particolare, queste differenze dipendono dai livelli di espressione dei geni che controllano i recettori del neurotrasmettitore glutammato. A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori McGill University a Montréal, in Canada in collaborazione con colleghi della della Duke University a Durham e della Harvard University a Cambridge, negli Stati Uniti, che firmano un articolo pubblicato su "Science Advances".



I ricercatori hanno catturato alcuni esemplari di ciuffolotto delle Barbados (Loxigilla barbadensis) e di piccolo cantore di Cuba (Tiaris canorus) per identificare, grazie a tecniche molecolari all'avanguardia, le proprietà cerebrali legate all'innovazione e alla risoluzione dei problemi negli uccelli selvatici.

Le due specie hanno habitat, comportamenti territoriali e capacità di apprendimento sulla base di stimoli uguali, ma mentre i ciuffolotti delle Barbados sono audaci e opportunisti, i piccoli cantori di Cuba sono timidi e non amano le situazioni nuove.



In una serie di esperimenti Jean-Nicolas Audet e colleghi hanno testato le capacità di risoluzione di problemi nuovi, come sollevare il coperchio da un recipiente per raggiungere del cibo, rilevando che i ciuffolotti superavano sistematicamente le

sfide proposte, mentre i piccoli cantori restavano interdetti di fronte a esse.

I ricercatori hanno quindi confrontato l'espressione dei geni in sei parti del cervello delle due specie di uccelli usando (per la prima volta in assoluto in questi animali) tecniche molecolari all'avanguardia per trovare le proprietà cerebrali legate all'innovazione e alla risoluzione dei problemi negli uccelli selvatici.

Dall'esame dei profili di espressione dei geni è risultato che nella parte del cervello degli uccelli che corrisponde alla corteccia prefrontale dell'uomo, nei ciuffolotti erano espressi maggiormente i geni per i recettori di un neurotrasmettitore, il glutammato, e in particolare quelli per il recettore detto GRIN2B. Precedenti studi sui topi hanno mostrato che gli esemplari in cui, grazie a tecniche di ingegneria genetica, viene potenziata l'espressione di questo recettore, hanno capacità di apprendimento superiori a quelle dei topi normali.
Allegati
Tiaris-canorus_jpg_785eba1a22590a1f1cca21d6fb8501ec.jpg
Loxigilla-barbadensis_jpg_ae5c554f6e7a1fa4ab6544a6c80d0f54.jpg


Immagine Immagine

Rispondi