Questa discussione è stata presa dal vecchio Forum della FEO.
Parlando con amici si nota che sono sempre di più gli appassionati di ornitologia, una branca della zoologia che si occupa di studiare la classe degli uccelli. L'ornitologia è una delle poche scienze che ancora oggi con tantissimi problemi, è praticata da un grandissimo numero di dilettanti e appassionati più o meno esperti. Gli ornitologi "professionisti", quelli che praticano l'ornitologia per mestiere principalmente ricercatori delle università e di qualche ente governativo sono una piccola minoranza. Il rapporto tra le due categorie è generalmente buono e viene normalmente mediato da un certo numero di associazioni, con taglio a volte marcatamente ambientalista, a volte più strettamente legato agli ambienti universitari o museali. Speriamo bene, la cosa da evitare è che sia un motivo di sfida per la conquista di una ragione. Perché proprio questo è il rischio più grosso che si corre da qui in avanti, e secondo me, bisogna fare di tutto per evitarlo. E’ da tempo che leggendo il forum FEO mi compiacevo nel vederlo crescere e diventare, giorno dopo giorno, un punto di riferimento per tanti altri appassionati allevatori. Non posso negare che spesso su qusta passione mi rattristo un poco. Vedo con occhi che molti di questi ALLEVATORI amano cambiaare strada per una questione di poltrone. Se ci guardiamo in faccia sappiamo benissimo che quel paio di poltrone che saranno offerte, non saranno per nulla comode, ma molto molto scomode. E che non mi vengano a parlare di buona fede. Una delle cose che mi viene in mente, sono i futuri conflitti. Tutti parlano e sono convinti che questo nuovo gruppo (FEDERAZIONE NUOVA), sia costituito da facce nuove e pulite che saranno sovrapposte a tutte le altre. Non capendo che il danno finale ricade, in ogni caso, sull’intera ornitologia….
“Per creare un discorso bastano due persone, per il silenzio tutti devono essere d’accordo”. C’è silenzio e silenzio, e ciascuno di essi parli, a condizione che sappiano discernerlo e impararne il linguaggio. Che questa nuova Federazione mediti. Su cosa dice e su cosa sta facendo di buono! Si penso proprio che dovrebbe MEDITARE……………….
Amante dei pappagalli, mi trovi in perfetto accordo con quanto da te scritto. Ci tengo a rinnovare il grazie alla FEO. E’ DOVEROSO!
Carissimi. A me un ornitologia così non piace per niente. Non si è capito che oggi l’ornitologia a bisogno di semplici allevatori che rappresentano solo ed esclusivamente se stessi, e che difendono quella loro condizione con caparbietà, poiché ritengo che ogni allevatore possa esprimere liberamente la sua opinione.
E’ proprio li il punto che c’è poca libertà di comunicazione e questo non fa altro che creare una vasta platea di nemici, nel nostro mondo ornitologico c’è tanto bisogno di altri semplici allevatori come noi, invece fanno la guerra DEI POVERI. Poi ci sono i “finti amici” dai quali meglio non parlare, ma è bene stare attenti…
So, con certezza, che da più parti si è lavorato e si sta lavorando per impostare “cordate” il cui l’obiettivo è quello di creare una alternativa all’attuale gruppo dirigente. Ma per esperienza personale, dico che le CHIACCHERE troppo lunghe diventano dispersive, cattive e non portano a nulla di buono.
Cari miei, mi sembra di capire che le nostre idee divergano sostanzialmente sul percorso da seguire al fine di apportare i miglioramenti necessari alla ornitologia; non sono affatto convinto che sia sufficiente ristrutturare una Federazione, io invece penso che non sia ristrutturabile. Li è solo una questione di poltrone!!!!!!!! Di fatto tra loro e la FOI non cambia nullaaaaaaaaaaaaaaaaa.
Io dico che spetterà al tempo giudicare chi di questi ALLEVARORI abbia imboccato il percorso migliore. Non posso fare altro che augurare a questi TALI buon lavoro sperando comunque di trovare, nuovi orizonti capaci di innovare con democrazia, saggezza e pervicacia. Tutto QUI!
In effetti hai ragione l’ornitologia Italiana è sempre stata viva e vitale, noi Italiani spesso siamo stati di esempio all’estero, infatti ci apprezzano molto. Ma il problema e che si parla con la bocca di giovani, ma si fa bel poco per loro. Anche se bisogno dire che la percentuale di giovani nell’ornitologia è sempre stata molto bassa, in poche parole il ricambio generazionale è scarso, quindi non bisogna aspettarsi in futuro grandi numeri. Una volta c’erano le riviste Ornitologiche professionali, fatte molto bene, oggi ci vengono proposte tantissime riviste, ma se dobbiamo dire la verità spesso il livello non è ottimo. Ma non voglio entrare nel merito del livello delle varie riviste, ma voglio sottolineare che in Italia, una volta cerano delle riviste fatte veramente belle, invece oggi esistono riviste fatte non proprio bene, e che languono per carenza di articoli di buon livello. Infatti in tutto questo, stanno prendendo campo le riviste straniere. Credo che tutti noi e noi appassionati di ornitologia dobbiamo fare uno sforzo per mantenere le riviste ornitologiche italiane che sono fatte bene e hanno una buona tradizione e per fare questo non possiamo solo limitarci a dire ai più giovani di mandare articoli, anche perch’è se i giovano non studiano da ottimi libri, non possono certo scrivere riviste ornitologiche con quelle fesserie che apprendono da internet, o da quello che apprendono da tutte le riviste fatte da questa nuova Federazione. Facendo una piccola riflessione devo dire che al momento siamo in una fase di flessione della curva.
In effetti il discorso ci porta verso un percorso pericolosamente tortuoso. Non direi che siamo cani sciolti, anzi siamo abbastanza attaccati al guinzaglio. Il problema molto serio è che in questo hobby c’è una competizione talvolta tanto accesa quanto inutilmente infruttuosa, che nasce da manie di protagonismo, sfrenato desiderio di emergere ed un’eccessiva ricerca di “visibilità”, tutti mali tipici degli ultimi decenni. Io dico sempre se quello che facciamo deriva da una profonda passione, se il nostro hobby nasce dalla grande curiosità che contraddistingue molti di noi, non anteporremo mai la ricerca di visibilità a nessuna delle nostre attività. Fare dignitosamente un buon lavoro per questa passione, significa innanzi tutto sapere relazionarsi con gli altri, sapere collaborare in modo non competitivo, ma costruttivo, sapere scegliere i collaboratori per raggiungere lo scopo che ci sta a cuore: la crescita della conoscenza. E’ vero c’è poco da fare, ogni piccola realtà regionale è un esempio della difficoltà di relazioni tra le persone. È poi tutti bravi a dare quasi sempre questa risposta: incompatibilità caratteriali! Questo è un grande problema per questo hobby, un problema di ruoli…
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