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L'asite di velluto o Philepitta castanea

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Presidente FEO O.
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L'asite di velluto o Philepitta castanea

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Philepitta castanea
L'asite di velluto o filepitta castana (Philepitta castanea (Statius Müller, 1776)) è un uccello passeriforme della famiglia degli Eurilaimidi, endemico del Madagascar.
Misura 14-17 cm di lunghezza, coda compresa, per un peso di 37-42 g.
Si tratta di uccelli dall'aspetto paffuto, muniti di coda corta e squadrata, corte ali arrotondate, becco conico e allungato, leggermente incurvato in punta: nel complesso, i maschi somigliano vagamente a dei merli parlanti e le femmine a dei tordi.
In questa specie è presente un marcato dicromatismo sessuale: il piumaggio del maschio in amore è completamente nero (ad eccezione che a livello dell'alula dove è presente una macchia giallo oro) con riflessi rosso-violacei particolarmente evidenti sulle remiganti, mentre alla base del becco è presente una vistosa caruncola verde che forma due lobi leggermente pendenti e prosegue sulla calotta, dove si biforca formando due "sopraccigli" al di sopra degli occhi, attorno ai quali la pelle è nuda e azzurra. All'infuori del periodo degli amori, invece, il piumaggio del maschio è nero con le singole penne orlate di giallo su fronte, calotta, nuca, ali (tranne che le remiganti che sono completamente nere), codione, petto e ventre, mentre le caruncole cefaliche sono assenti e i cerchi perioculari azzurri sono meno marcati. La femmina è invece di colore bruno-olivastro su tutto il corpo, più scuro sulle ali, mentre nell'area ventrale le penne mostrano punta bianco-giallastra e dello stesso colore sono anche una striscia che dal becco passa sopra gli occhi ed una seconda che dal becco passa per guance: in ambedue i sessi il becco e le zampe sono di colore nerastro, mentre gli occhi sono bruni.
Si tratta di uccelli diurni, che vivono perlopiù da soli, muovendosi nel folto della vegetazione alla ricerca di cibo.
L'asite di velluto è un uccello principalmente frugivoro, che basa la sua dieta su frutti ben maturi e bacche, prediligendo quelli rossi e di diametro inferiore al centimetro (Myrsinaceae, Rubiaceae, Piperaceae, Oleaeceae, Loranthaceae), nutrendosi di tanto in tanto anche di fiori, germogli e quando possibile anche di insetti e altri piccoli invertebrati.
Il periodo riproduttivo va dalla fine di agosto a novembre: il maschio è tendenzialmente poligamo e stabilisce un proprio territorio nel quale si esibisce in parate atte a conquistare il maggior numero di femmine possibile. Queste ultime, dopo l'accoppiamento, sono le uniche a occuparsi della costruzione del nido (una struttura piriforme pendente da un ramo), della cova e della cura dei nidiacei fino all'involo, rispetto alle quali mancano tuttavia informazioni.
Questi uccelli sono endemici del Madagascar, dove abitano la fascia costiera orientale da Manongarivo a Andohahela. Il loro habitat è rappresentato dalla foresta pluviale primaria o secondaria con presenza di folto sottobosco.
Allegati
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