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SELEZIONE DEI SOGGETTI

Qui si parla del grande mistero della genetica.
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Presidente FEO O.
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SELEZIONE DEI SOGGETTI

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SELEZIONE DEI SOGGETTI



In natura gli individui di una popolazione hanno fenotipi diversi. Nell'ambito della popolazione la prole di una coppia assomiglia di più ai genitori di quanto assomigli agli altri individui. Di tutti gli individui che costituiscono la popolazione alcuni avranno più successo nella sopravvivenza di altri. Così, ad esempio, in una popolazione di passeri, delimitata in un certo luogo, che trascorre un inverno rigido, sopravvivono solo gli individui più robusti, con un piumaggio più folto, con più grasso, in altre parole prevalgono individui con un genotipo più adatto a quell'ambiente. Passeri meno robusti, più deboli, con piumaggio meno folto sono stati eliminati o meglio selezionati dall'ambiente. Non stiamo parlando altro che del concetto di SELEZIONE NATURALE di Darwin, in cui l'ambiente funziona da setaccio, da imbuto attraverso il quale passano gli alleli che hanno fornito all'individuo le qualità più adatte per sopravvivere ed avere il numero maggiore di figli.
Con i nostri canarini in gabbia noi possiamo fare lo stesso. In questo caso non è l'ambiente ma noi ad effettuare la cernita, scegliendo quelli che sembrano essere i canarini migliori. Parliamo allora di SELEZIONE ARTIFICIALE. Se abbiamo a che fare con canarini di colore, sarà opportuno approfondire le conoscenza sull'ereditarietà mendeliana, perché il meccanismo ereditario della colorazione essendo affidato a singoli geni può essere facilmente previsto; nel caso di canarini di razza inglese la forma e il portamento sono affidati ad una quantità innumerevole di geni che possono riguardare la struttura delle ossa, dei muscoli, dei tendini, del piumaggio, per cui se dall'accoppiamento di canarini intensi e brinati otterremo canarini intensi e brinati, non è detto che accoppiando due yorkshire con un bel blocco testa spalle, otterremo lo stesso nei figli. Di certo il principio di base è che bisogna accoppiare tra loro i canarini migliori. E' conveniente innanzi tutto cominciare il proprio allevamento con una coppia di canarini la migliore possibile, la quale avrà una prole. Nella nuova popolazione così ottenuta possiamo scegliere gli individui migliori secondo l'idea del modello standard e accoppiarli nuovamente. L'accoppiamento tra parenti più o meno stretti prende il nome di inincrocio, ciò aumenta la consanguineità degli individui e quindi facilita l'omozigoisi. Gli inincroci sono alla base di qualsiasi selezione artificiale in quanto permettono un raggiungimento più veloce dell'omozigosi, ciò mette in luce quelli che possono essere geni recessivi nascosti da un gene dominante. La conseguenza immediata è che essendo sempre più accentuata l'omozigosi possiamo immediatamente mettere in luce quelli che sono i canarini migliori per lo standard ed eliminare quei soggetti che anno ereditato in omozigosi alleli che li allontanano dallo standard; questo ci permette di avere una media di canarini di buon livello nel nostro ceppo. D'altra parte così come risaltano immediatamente le qualità, allo stesso modo possono insorgere tare ereditarie che prima erano nascoste dall'eterozigosi; per questo è opportuno evitare accoppiamenti di parentela troppo stretti che portano all'insorgere di malattie senza evidenti vantaggi per la razza. Quindi l'inincrocio e la consanguineità permettono di esaltare pregi e difetti del canarino, sta a noi selezionare i primi.
Es1 Supponiamo di avere una popolazione di canarini intensi e brinati posti in voliera.Se nella voliera gli accoppiamenti sono casuali in assenza di influenze esterne, la variabilità genetica resta costante, in pratica le percentuali di canarini intensi e brinati saranno sempre uguali.


Es2 Nella voliera ci sono diversi canarini; accoppiamo tra loro solo esemplari di piccole dimensioni, e ad ogni nuova stagione escludiamo la prole di grande o media dimensione, inincrociando tra loro i volatili di piccola taglia. Procedendo in questo modo si possono ridurre le dimensioni del volatile. La conclusione del discorso è che per selezionare buoni esemplari partendo da un ceppo discreto si deve ricorrere ad inincroci tra i canarini ritenuti migliori e scartare gli altri con una sistematica selezione artificiale:

Nel nostro allevamento di canarini yorkshire avremo una distribuzione definita gaussiana dei volatili, in cui ci saranno mediamente dei canarini discreti, qualche canarino pessimo e qualche buon soggetto. Accoppiando soltanto i buoni soggetti, nella generazione successiva miglioreremo sempre più il nostro allevamento, aumentando le probabilità di ottenere un campione.
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