• Amministratore
  •  
    Qui puoi scrivere tutte le notizie avvenute
     

Border

Canarini di forma e posizione lisci, canarini di forma e posizione arricciati, canarini di colore.
Rispondi
Avatar utente
Presidente FEO O.
Site Admin
Messaggi: 711
Iscritto il: mer mar 17, 2021 10:27 am

Border

Messaggio da Presidente FEO O. »

Questa discussione è stata presa dal vecchio Forum della FEO.


L'altro ieri ho visto dei Border. Consigli per saper acquistare e allevare?


Intanto saper acquistare non è facile, bisogna avere ben chiari i difetti del proprio gruppo di animali, i limiti dei propri canarini, in modo di trovare i soggetti adatti a compensare le carenze del nostro ceppo. È meglio rivolgersi ad un unico allevatore, possibilmente capace di selezionare e conseguire risultati espositivi costanti nel tempo, in grado di conferire ai propri soggetti caratteristiche ben evidenziabili, una sorta di marchio di fabbrica che permetta di valutare immediatamente la reale competenza e capacità dell’appassionato. Quindi a mio avviso ha senso partire con un buon gruppo di uccelli, di buone qualità, con cui lavorare per creare il proprio ceppo di campioni. Ogni allevatore cede il surplus del proprio allevamento, i soggetti in più, non indispensabili . Ricordiamoci sempre che quando acquistiamo nuovi soggetti portiamo a casa gli scarti degli altri allevamenti, a dimostrazione che il lavoro selettivo non può mai esaurirsi. A mio avviso il numero ideale di coppie per poter selezionare senza troppi problemi è di almeno 20, se si preferisce 20 femmine e 16 maschi. Chiaramente bisogna avere spazio e tempo, per cui si può ripiegare su numeri diversi in base alle proprie possibilità. Per alcune razze è molto difficile riuscire a formare 20 coppie, i soggetti del proprio allevamento, magari facendo saltare i maschi nuovi con le proprie femmine e i migliori maschi propri con le femmine nuove.. Ci ritroveremo con una variabilità fenotipica maggiore rispetto alle prime due ipotesi selettive. In un allevamento selettivo normalmente si ricerca un aumento delle caratteristiche positive auspicate, secondo lo standard della razza in questione, ed una diminuzione dei difetti. Lo scopo è quello di creare un gruppo di animali il più possibile simili tra loro sia geneticamente che fenotipicamente, secondo gusti, standard, valore. In quest’ottica la consanguineità può venire in aiuto. Come al solito ci vuole una certa preparazione, conoscenza, capacità ed equilibrio per affrontare un percorso selettivo che mira ad aumentare l’omozigosi nel patrimonio genetico della popolazione in esame. Nella pratica la variabile che influisce maggiormente sull’evoluzione genetica di un allevamento è l’allevatore, in quanto con le sue scelte indirizza il cambiamento dei suoi animali. Con omozigosi intendiamo il possesso di due alleli identici per un certo locus cromosomico. I genitori entrambi omozigoti per un determinato carattere trasmetteranno ai figli lo stesso carattere. Accoppiando due bianchi recessivi tra loro otterrò tutti i figli bianchi recessivi, omozigoti. In teoria questa idea può esser estesa a tutto il patrimonio genetico, ma in realtà va considerato che vi sono caratteri quantitativi, interazioni tra geni, fattori poligenici , interazione genotipo-ambiente ed altro che rendono più complicato il concetto teorico. In natura i geni letali e sub-letali , le tare, le anomalie cromatiche, le disfunzioni , le agenesie e altre manifestazioni anomale hanno carattere di recessività, in quanto sono caratteri poco idonei alla sopravvivenza. L omozigosi permette al carattere negativo recessivo di manifestarsi, eliminando il soggetto dalla riproduzione ,nel caso in cui riesca a sopravvivere. Pensiamo per esempio ad un merlo bianco: il colore è perfettamente compatibile con la vita, ma la differenza cromatica rende l’animale molto più visibile ai predatori nel sottobosco, diminuendo di molto le probabilità che l’uccello raggiunga l’età adulta e si riproduca, diffondendo nella popolazione i propri geni. In allevamento è possibile fare ciò che avviene naturalmente con la selezione naturale, ossia possiamo rendere evidenti alcuni caratteri negativi ed eliminare dal nostro ceppo tali difetti. Il resto della popolazione dei nostri soggetti manifesterà una elevata percentuale di omozigosi, di similitudine fenotipica tra i nostri canarini, che se giustamente indirizzata si tradurrà in un gruppo di animali molto simili tra loro, di elevato pregio in quanto aderenti allo standard teorico della razza, esenti da difetti e problematiche di sopravvivenza. Ricordiamoci che la teoria è molto più semplice della pratica, a che molto spesso non va tutto liscio. Chiaramente non esistono soggetti perfetti, ma avere in allevamento un buon numero di esemplari di pregio è senza dubbio una bella soddisfazione, oltre che la base per un cammino selettivo futuro. Il valore dei soggetti come sempre trova conferma nel confronto espositivo, sempre valido ad ogni livello, anche quando il giudice non gratifica i nostri sforzi.


Per la muta, io anche con gli Esotici, sono molto attenta alla muta, consiglio a mio avviso fondamentale.


Generalmente i canarini Border mutano da Luglio a Novembre. Sebbene la maggior parte delle persone ritengano che la muta duri meno di 8 settimane, sono portato a credere che la muta rappresenti una fase molto più lunga della vita del canarino e si protragga per almeno 12‐14 settimane. Se si soffia sul petto di un Border novello si può notare una pelle glabra, senza piume, la muta comincia quando in questa zona spuntano alcuni piccoli follicoli piliferi. Nell’adulto la muta si annuncia con la caduta delle penne della coda e delle remiganti. Solo i canarini sani andranno incontro alla muta e la mancanza dell’inizio della muta denota un precario stato di salute dell’animale. Tuttavia la velocità con cui un canarino ricambia completamente il suo piumaggio non dipendono solo dallo stato di salute ma anche dalle condizioni ambientali, dall’alimentazione, dall’età del canarino. Più tardi nasce e più velocemente un canarino completerà la muta; è quasi una scelta della natura che lascia crescere i giovani più in fretta!
Per la preparazione per la muta comincia subito dopo lo svezzamento nei giovani e al termine degli accoppiamenti negli adulti. Prima di collocarli nelle voliere adatte, cospargo ogni soggetto con polvere anti‐acaro e metto una goccia di Frontline sul dorso; una operazione che ripeto a metà settembre. Non c’è niente di più deleterio per un giovane che l’infestazione con gli acari, anche se questi non sono visibili, si annidano molto spesso sulle penne e sulle piume, è quindi necessario essere molto attenti.



Per la temperatura e luce da dare cosa mi dici?


Con l’accorciamento del fotoperiodo la fase riproduttiva termina e inizia la muta. La maggior parte degli allevatori raccomanda di tenere gli uccelli in ambiente scuro durante la muta, spegnendo le luci artificiali e anzi, oscurando le aperture di luce naturale. Preferisco mantenere le luci artificiali accese durante il periodo in cui c’è luce naturale, riducendo progressivamente la durata in base alla riduzione naturale delle ore di luce. In questo modo i miei canarini sono attivi e credo che questo li aiuti molto a mutare bene tutte le loro piume. Anche se questo sistema finisce per prolungare la muta. La caduta delle temperature, che segnala il cambio netto della stagione è molto utile per i canarini. La bassa temperatura è probabilmente il determinante più importante per il completamento della muta. Il prolungamento del caldo nei mesi di settembre e ottobre rende molto difficoltosa la fase finale della muta. A differenza degli arricciati, i canarini di forma e posizione hanno bisogno di formare una buona porzione di sottopiuma che richiede basse temperature.


Immagine Immagine

Rispondi