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Allevare allo stecco i Pappagalli del Senegal

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Presidente FEO O.
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Allevare allo stecco i Pappagalli del Senegal

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Allevare allo stecco i Pappagalli del Senegal
(Poicephalus Senegalus)

L’inverno scorso la mia coppia di Pappagalli del Senegal, dopo due anni di nidificazioni primaverili, aveva cominciato a manifestare interesse per il nido verso la fine di ottobre e durante le feste natalizie nacquero tre piccoli.

Purtroppo la temperatura notturna in voliera non permetteva un eccessivo ottimismo, anzi le mie apprensioni salvarono la vita ai tre pulli, che ritrovai un mattino freddi ghiacciati e praticamente persi.
Praticai massaggi ai corpicini dei Senegal e, con l’aiuto dell’aria calda di un phon, tenuto ad una certa distanza, ebbi la fortuna di salvare i piccoli.
Approntai immediatamente la solita camera calda ricavata da un vecchio terrario e, con pazienza, iniziai a porgere ai tre pulli l’imbeccata.
Come “pappa” usai la Pretty Bird Hand Rearing Formula (protein-fact 19/12) adatta ai pappagalli africani.I piccoli avevano circa sei giorni e necessitavano ancora delle imbeccate notturne, che sono le più difficili da dare, visto che tutti in famiglia lavorano e che il risveglio forzato notturno comporta dei sacrifici, ma che vengono sempre ripagati. Importante è acquisire esperienza con la temperatura dell’acqua da miscelare alla pappa

Di solito io porgo l’imbeccata con un’acqua a temperatura che oscilla tra i 38° e i 40°, all’inizio con i Conuri del sole, usavo un termometro da acquario che immergevo nell’acqua per controllare la temperatura, con l’acquisizione di più esperienza e dopo aver allevato qualche nidiata, si può passare al controllo con le labbra della temperatura della siringa di plastica.
I piccoli verso il 40° giorno vennero messi in una piccola gabbia da svezzamento e ricevettero un misto di imbeccate con la siringa e pastoncino e semi teneri in una scodellina, che veniva sempre tenuta pulita con il cibo fresco.
I tre Senegal cominciavano allegri a becchettare. Dopo qualche giorno non vollero più la siringa e ci misero molto più impegno a sgusciare i semi e a mangiare il pastoncino tipo Tropical della “Orlux”. Si fecero più intraprendenti e giocherelloni, spesso tenuti sulla spalla, iniziavano con voli un po’ maldestri a ispezionare la stanza dove venivano tenuti. I Senegal sono pappagalli dolcissimi, poco rumorosi, di facile mantenimento, ideali per iniziare a conoscere il mondo degli Psittacidi. Purtroppo non sono allevati in gran numero, perché ancora si trovano soggetti di cattura che costano molto poco. Ma la differenza tra coppie nate in cattività e quelle di cattura è notevole; i soggetti di cattura accentuano per molto tempo la loro timidezza e paura nei confronti dell’uomo, cosa che non accade con soggetti provenienti da allevamenti e regolarmente anellati. Chi volesse allevare questi bellissimi e affascinanti pappagalli, si rivolga ad allevamenti sicuri e non comperi soggetti di cattura.
Allegati
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