Bolbopsittacus lunulatus
Il guaiabero (Bolbopsittacus lunulatus (Scopoli, 1786)
è un uccello della famiglia degli Psittaculidi, endemico delle Filippine. È l'unica specie del genere Bolbopsittacus.
Questo piccolo pappagallino dalla taglia ridotta (15cm) viene comunemente detto "guaiabero" a causa delle sue abitudini alimentari: infatti questo psittacide è assolutamente ghiotto di un frutto tropicale diffuso nel suo areale (le isole Filippine), la guava, al plurale guaiave, abbastanza simile al limone. L'aspetto, la forma e le proporzioni del guaiabero lo collocano idealmente a metà strada tra l'agapornis ed il loricolo. L'aspetto è tozzo e robusto ed in realtà la sua lunghezza totale di quindici centimetri inganna sulle reali dimensioni del volatile, a causa della cortissima coda, che risulta completamente ricoperta dalle lunghe remiganti primarie quando l'uccello è posato, tanto da sembrare assente. La testa appare molto sviluppata in proporzione al corpo, il becco è grosso e molto robusto. La colorazione base del piumaggio è verde, tendente al giallastro nelle parti inferiori del corpo. La maschera facciale è azzurra, così come il collo e le remiganti primarie. Il groppone è giallo-verde. Il becco e le zampe sono grigie. Esistono quattro sottospecie di questo pappagallin0:
B.l. lanulatus, la specie di riferimento;
B.l. intermedius, di colorazione più scura con un collare blu intenso e sfumature violacee sulla mascherina facciale ;
B.l. callainipictus, con colorazione inferiore giallastra più diffusa;
B.l. mindanensis, dalle guance più verdi;
Il guaiabero vive nelle foreste di pianura, in aree aperte con radi arbusti senza mai superare i 1000 metri di quota, e a causa delle sue abitudini alimentari lo si ritrova principalmente in vicinanza di alberi da frutto come il mango, il fico selvatico, le guaiave e le mangrovie. Vive in coppia o in piccoli gruppi di massimo 20 individui. Quando si posa in mezzo al fogliame questo volatile è praticamente invisibile grazie alla perfetta mimetizzazione offerta dal suo piumaggio. In cattività questo pappagallo è praticamente sconosciuto: tende infatti a mal sopportare la vita in voliera, per non parlare proprio di quella in gabbia, che gli crea uno stato di stress continuo. Inoltre appare assai sensibile alle infezioni e la mortalità, specialmente dei pulli, appare elevatissima in cattività.
Il dimorfismo sessuale è evidente: il maschio ha la mascherina facciale azzurra ed un collarino pure azzurro; la femmina ha la maschera facciale verde ed il collarino è giallo con macchie nere.
Il bolbopsittacus lanulatus vive nell'arcipelago delle Filippine, in particolare sull'isola di Luzon; l'intermedius è tipico dell'isola di Leyte; il mindanensis proviene dalle isole di Mindanao e Panaon; il callainipictus dall'isola di Samar.
Delle abitudini riproduttive di questo pappagallino purtroppo si ignora quasi tutto. E' stato osservato in diverse occasioni nidificare dentro termitai.
Il guaiabero è un uccello dalle abitudini prettamente arboricole e si nutre principalmente della frutta matura a disposizione nel proprio habitat: è estremamente ghiotto di guaiave, frutto da cui prende il nome, ma anche di fichi selvatici, manghi e bacche.
Distribuzione Pacifico
Dimensioni 15 cm circa
Età max 15 anni circa
CITES Appendice B
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Il guaiabero (Bolbopsittacus lunulatus (Scopoli, 1786)
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